Il Consiglio dell ‘ Ordine ha sottoscritto un Protocollo in forza del quale l ‘ Avvocatura calatina dovrebbe attendere fino al 2035 ( sic ! ) per esprimere , per la prima volta nella storia , il Consigliere Nazionale Forense .
Indiscutibilmente un grave errore , una grave disfatta .
Un confronto avrebbe permesso di evitare un gravissimo pregiudizio : l ‘ attività e le dure battaglie condotte per anni avevano infatti già assicurato ben diversi approdi . Ex multis , la Presidenza della ” Commissione ” distrettuale di esami che , nella precedente sessione , è stata appannaggio , per la prima volta nella storia , del nostro Ordine con il Collega avv. Francesco Spadaro .
È indispensabile non disperdere , come in tal modo si è invece purtroppo disperso , il patrimonio di esperienze , rapporti , informazioni , contatti , iniziative e risultati costruito per molti anni e con sommo sacrificio .
Oltre che alla vita professionale quotidiana , fatta di singoli momenti , importanti ma transeunti , il Consiglio ha il dovere di dotarsi di una programmazione strategica a medio e lungo termine che non può prescindere , malgrado la sua attuale composizione , dal fare tesoro di un importante passato .
L ‘ Avvocatura , nell ‘ interesse proprio , e dei valori del Comprensorio che è geneticamente chiamata a tutelare , deve vigilare e proporre .